La crisi che investe due realtà importanti come la Novolegno e la Meridionale Alimenti deve indurre le istituzioni, gli imprenditori, le parti sociali e le associazioni a sedersi intorno a un tavolo per trovare il giusto equilibrio tra il sacrosanto dovere di salvaguardare l’ambiente e la necessità di garantire le condizioni affinché le aziende, in particolare quelle che da decenni sono in Irpinia, possano continuare a produrre e ad assicurare gli attuali livelli occupazionali.
Territorio
Sostenere l’economia locale per assicurare un futuro alle Comunità colpite dal terremoto
In missione con la Commissione Lavori pubblici a Norcia, Amatrice e Camerino. Abbiamo trovato comunità che stanno reagendo con determinazione alla tragedia del terremoto, che vogliono non solo ricostruire le abitazioni dei propri concittadini, ma anche creare le condizioni per agevolare la ripresa dell’economia locale. C’è ancora tanto lavoro da fare, ed è giusto che le istituzioni non manchino di esprimere con i fatti la propria vicinanza alle comunità così duramente provate dal sisma. Dare una casa a chi l’ha persa deve essere la nostra priorità, così come dobbiamo ricostruire i centri storici, borghi meravigliosi le cui caratteristiche sono apprezzate ovunque.
Dissesto idrogeologico: basta interventi tampone, ora un progetto per l'Irpinia per prevenire gli smottamenti
La condizione di dissesto nella quale versa il nostro territorio si ripresenta ogniqualvolta si acuisce il maltempo. Gli smottamenti delle scorse ore ci ricordano che l’Irpinia ha bisogno di interventi concreti di risanamento e un’opera complessiva di mitigazione del rischio idrogeologico. Non più interventi tampone, che servono a risolvere le singole emergenze, ma un progetto per l’Irpinia che affronti il problema complessivamente in un’ottica di ‘manutenzione’ del territorio e di prevenzione dei fenomeni.
Viadotto di Parolise: rischi per la popolazione, intervenire in tempi rapidi e programmare la delocalizzazione
Da troppo tempo la comunità di Parolise convive con una situazione di gravissimo pericolo determinata dalla presenza di un viadotto risalente ai primi anni sessanta che sovrasta il centro abitato e versa in condizioni di acclarata e inquietante fatiscenza. Il Ministero delle Infrastrutture deve intervenire in tempi rapidissimi per scongiurare il rischio di incidenti che potrebbero avere effetti drammatici sulla popolazione e programmare la delocalizzazione del viadotto.
Ex Isochimica, il regolamento del fondo per il pensionamento dei lavoratori è del tutto inefficace, modificarlo rapidamente
In tempi non sospetti avevamo espresso molte perplessità sul regolamento del fondo a favore dei dipendenti dell’ex Isochimica istituito con l’ultima legge di stabilità. Ora abbiamo avuto la conferma definitiva che tale regolamento, adottato dal Ministero del Lavoro, non ha sortito alcun effetto sui lavoratori, nonostante l’emendamento alla Legge di stabilità, da noi promosso e approvato, fosse chiaro nella sua formulazione. E’ evidente che il regolamento non è in linea con quanto stabilito dalla legge e va pertanto rivisto in tempi celeri. E’ intollerabile che gli operai dell’Isochimica debbano subire non solo i danni alla salute derivanti dall’amianto, ma anche la beffa di soluzioni inefficaci a causa di provvedimenti non in linea con la volontà del legislatore.
Dal Ministero 35 milioni per progetti di mobilità green destinati agli enti locali, un’opportunità per Avellino
Dal ministero 35 milioni per progetti di mobilità green destinati agli enti locali, un’opportunità per Avellino. Una misura strategica messa in campo per contrastare l’inquinamento delle città e una opportunità che può essere colta anche dalla città capoluogo nella quale nel 2015 si è verificato il superamento dei limiti di grande PM10 stabiliti dalla normativa in vigore.
Torrente Barre di San Michele di Serino, ho chiesto l’intervento del Ministero dell’Ambiente
In qualità di componente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ho chiesto al Ministero dell’Ambiente quali iniziative intenda adottare alla luce della condizione di degrado nella quale versa il torrente ‘Barre’ di San Michele di Serino. I cittadini di San Michele, infatti, hanno denunciato pubblicamente il totale abbandono del torrente. Tantissime mini discariche abusive sono sparse lungo il suo alveo, le acque sono diventate particolarmente scure e presentano in superficie uno strato di schiuma maleodorante.
Acqua: sventato il tentativo della Puglia di acquisire la concessione sulla sorgente di Caposele. Ora necessario rivedere gli accordi per evitare nuovi colpi di mano
Il tentativo di sottrarre alla Campania e all’Irpinia la concessione sulla sorgente di Caposele è stato sventato grazie alla riformulazione dell’emendamento presentato dal deputato pugliese. Se la denuncia autorevole del Presidente De Luca e il fronte comune dei parlamentari irpini del centrosinistra sono serviti oggi a fermare questo tentativo, è evidente che per il futuro è indispensabile aprire una fase che porti enti e istituzioni interessate alla rivisitazione degli accordi con la Regione Puglia. Ciò al fine di evitare che ci possano essere nuove manovre tese ad acquisire la concessione per lo sfruttamento della nostra sorgente.
Nessuno tocchi la sorgente di Caposele e la nostra acqua
Non resteremo inerti mentre qualcuno tenta, con un emendamento alla finanziaria, di trasferire alla Puglia la gestione delle sorgenti di Caposele. Pur continuando ad avere un atteggiamento improntato alla massima solidarietà nei confronti delle comunità pugliesi, difenderemo la nostra acqua e, insieme al Presidente De Luca, ci batteremo per continuare a gestire ciò che ci appartiene. Nonostante la crisi idrica abbia colpito duramente anche l’Irpinia abbiamo continuato a dare la nostra acqua alla Puglia, con immutato spirito di amicizia e solidarietà. Non è amichevole, invece, il tentativo di alcuni parlamentari vicini al Governatore Emiliano di sottrarre all’Irpinia e alla Campania la gestione delle nostre sorgenti. Chiediamo al Governo di opporsi fermamente e ai parlamentari irpini di fare fronte comune per dire no ad un provvedimento che rischia di fare un torto enorme alla nostra provincia e a tutti gli irpini.
Allarme frane, sono con i sindaci del montorese: rischio idrogeologico acuito da incendi
Come componente della Commissione Ambiente della Camera, ho chiesto un incontro al Ministro Gian Luca Galletti per porre all’attenzione del suo dicastero la condizione nella quale versa parte del territorio irpino colpito dagli incendi che ne hanno ulteriormente acuito il già forte rischio di dissesto idrogeologico. Un allarme lanciato dai sindaci del montorese e prontamente raccolto dal Commissario dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale, Stefano Sorvino. Ai primi cittadini va data anche la risposta del Governo centrale. Gli incendi di queste ultime settimane hanno arrecato danni alle radici degli alberi aumentando sensibilmente il rischio di agevolare i fenomeni franosi. Con la prontezza che lo caratterizza, il Commissario dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha subito riunito i direttori di dipartimento, esprimendo condivisione per la preoccupazione dei primi cittadini di Montoro e dei comuni limitrofi. L’Arpac si è detta pronta ad intervenire nei limiti delle competenze acquisite in seguito allo scioglimento dell’Arcadis.
Parco del Partenio, approvato mio ordine del giorno: governo valuterà classificazione di livello nazionale
La Camera dei deputati ha impegnato il Governo a rivedere la classificazione del Parco del Partenio, attualmente di livello regionale, per elevarlo a quello più adeguato di ‘Parco Nazionale’. E’ quanto prevede un mio ordine del giorno, approvato dopo il via libera espresso in aula dalla Sottosegretaria di Stato per l’Ambiente e la tutela del territorio, Silvia Velo, che lo ha accolto come raccomandazione.
Crisi idrica, da Regione primo importante provvedimento, ma non basta: necessario ammodernare le reti e ridurre le perdite
La delibera con la quale la Regione Campania ha destinato 6,2 milioni di euro per la realizzazione della terza pompa di sollevamento e la sottostazione elettrica di Cassano Irpino è un primo importante provvedimento che contribuirà nel medio periodo a prevenire altre crisi idriche come quella attuale. Ovviamente ciò non basta: occorrono risorse per l’ammodernamento delle reti e, nel frattempo, rimediare agli accordi che ci costringono a cedere un quantitativo eccessivo di acqua ad altre regioni.
Emergenza idrica, mia lettera a De Luca ed Emiliano: rivedere gli accordi con la Puglia per trovare il giusto equilibrio nella distribuzione dell'acqua
L’Irpinia è a secco pur essendo il maggior bacino idrico del Mezzogiorno. E’ un paradosso intollerabile che tutti riconoscono, ma che ancora non trova soluzione nonostante si riproponga da ormai troppo tempo. E’ giunto il momento di rivedere gli accordi tra Campania e Puglia sulla distribuzione delle nostre acque e trovare le risorse per l’ammodernamento delle reti. E’ quanto ho scritto in una lettera indirizzata ai Presidenti di Campania e Puglia, De Luca ed Emiliano.
Calaggio: risorse insufficienti per prevenire smottamenti, necessario supportare gli enti coinvolti nel risanamento
I Ministri dell’ambiente, dell’interno e dello Sviluppo economico dicano quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di fronteggiare i pericoli per l’incolumità pubblica e supportare le amministrazioni e gli enti nel realizzare le opere necessarie di messa in sicurezza, in modo da sottrarre le Officine Meccaniche Irpine e le aziende irpine presenti nell’area industriale del Calaggio dal rischio di uno smottamento che avrebbe conseguenze gravissime dal punto di vista occupazionale e sociale. E’ quanto ho scritto in un’interrogazione parlamentare ai ministri di Ambiente, Interno e Sviluppo Economico. Le Officine Meccaniche Irpine e altre aziende situate nell’Area industriale del Calaggio, dal 2001 sono minacciate di una frana. Già in passato la Omi è stata costretta a sospendere le proprie attività al fine di consentire la ripulitura degli stabilimenti invasi dal fango in occasione di piogge particolarmente copiose. Ora i vertici dell’azienda irpina hanno paventato il rischio di una definitiva chiusura dello stabilimento qualora si dovesse verificare il tanto temuto smottamento. Tale eventualità metterebbe a serio rischio alcune centinaia di posti di lavoro in un’area già di per sé particolarmente colpita dalla crisi economica di questi ultimi anni. La vicenda si è trascinata per troppo tempo ed è necessario intervenire in tempi rapidi. E’ evidente, però, che sono necessarie risorse significative. Purtroppo le Province, compresa quella di Avellino, versano in una condizione di difficoltà economica determinata dal taglio di risorse che si è susseguito nel corso degli ultimi anni. Auspico, pertanto, che il mio atto di sindacato ispettivo serva a sollecitare il Governo ad assumere iniziative che servano a realizzare le opere più urgenti e a sottrarre le aziende presenti nell’area dal rischio di uno smottamento che avrebbe conseguenze gravissime.
Viabilità interna: emblematico il caso della strada 52, necessarie maggiori risorse per le amministrazioni provinciali
Le amministrazioni provinciali vivono in una condizione paradossale che le vede ancora deputate alla manutenzione e alla messa in sicurezza della viabilità interna ma con una dotazione finanziaria che va progressivamente diminuendo. Una condizione che va superata per evitare che si verifichino nuovi casi come quello della strada provinciale 52, di cui un tratto è stato eroso dalla pioggia. I danni alla strada provinciale 52, che collega Taurasi e Sant’Angelo all’esca a Mirabella Eclano, hanno portato all’isolamento di alcune contrade, arrecando disagi enormi ai cittadini residenti. E’ evidente che, nonostante la buona volontà e l’impegno costante dei nostri amministratori provinciali, ci troviamo dinanzi ad una condizione che non è più sostenibile.
Rifiuti, le istituzioni parlino il linguaggio della chiarezza: no all’ampliamento dello stir e via libera agli impianti di compostaggio
L’emergenza rifiuti si potrà risolvere solo quando la provincia di Avellino si deciderà a dotarsi degli impianti di compostaggio, indispensabili nella organizzazione del ciclo integrato. Va da sé che la soluzione non può passare attraverso l’ennesima penalizzazione della Valle del Sabato: su quest’area occorre intervenire solo ed esclusivamente per bonificarla.
Rifiuti, necessari gli impianti. Con la logica dell' ``ovunque ma non nel mio giardino`` non si va da nessuna parte
Per evitare una nuova emergenza rifiuti occorre la collaborazione di tutte le istituzioni. L’auspicio è che tutte le forze in campo maturino la consapevolezza che occorre organizzare il ciclo integrato dei rifiuti per rendere autosufficiente la nostra provincia, e che per farlo occorrono gli impianti di compostaggio. In questa fase non serve cercare capri espiatori, dobbiamo solo avere la forza di guardare in faccia alla realtà: non possiamo più eludere la esigenza di individuare le zone atte ad ospitare quegli impianti che sono indispensabili per rendere la nostra provincia finalmente autonoma per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Per fare questo occorre ascoltare il territorio, tenere in debita considerazione le specificità della nostra realtà, fino a localizzare i luoghi e i siti più idonei ad ospitare i nuovi impianti. Ma è chiaro che se tutti ragionassero con la logica dell’ ‘ovunque, ma non nel mio cortile’ non si andrebbe da nessuna parte. La provincializzazione del ciclo dei rifiuti è una battaglia vinta i cui risultati vanno difesi per evitare che l’Irpinia e le zone interne tornino ad essere le pattumiere della Campania. Mi auguro che in tutti ci sia questa consapevolezza e che presto si trovino non solo le soluzioni per evitare una nuova emergenza, ma soprattutto per creare i presupposti affinché queste non debbano più verificarsi.
Sicurezza
Scuole: i Comuni rendano pubblici i certificati antisismici
In un territorio a così alto rischio sismico come quello irpino occorre fugare ogni dubbio sulla sicurezza dei nostri edifici scolastici. Le amministrazioni comunali, in sinergia con i propri uffici tecnici, possono tranquillizzare i cittadini, pubblicando i certificati che ne attestano la sicurezza.
Unione europea, basta rigore fine a se stesso. La sicurezza dei nostri bambini prima di tutto
Il rigore fine a se stesso non serve né all’Italia né al processo di integrazione europea. Bene, dunque, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quando ribadisce che tutto ciò che serve all’edilizia scolastica deve essere messo fuori dal patto di stabilità. La sicurezza dei nostri bambini prima di tutto. Gli edifici che ospitano le nostre scuole devono essere adeguati ai criteri antisismici, partendo subito dalle zone considerate a più alto rischio terremoto. E’ inaccettabile che le istituzioni europee ostacolino il nostro Governo in ragione di un rigore fine a se stesso che rischia di essere una vera e propria palla al piede non solo per l’Italia, ma per tutti i paesi dell’Unione.
Stazione ferroviaria di Montefalcione, la risposta del Ministro Galletti alla mia interrogazione
Nuove analisi del terreno effettuate nel mese di agosto del 2016 e una costante attenzione da parte del Ministero dell’Ambiente sull’area della stazione ferroviaria di Montefalcione. È quanto emerge dalla risposta che il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha dato alla mia interrogazione con la quale, alla fine del 2015, avevo chiesto chiarimenti sulla presenza di traversine potenzialmente inquinanti nell’area del dismesso scalo ferroviario.
Edilizia: superare legislazione anacronistica per rilanciare il settore
Occorre promuovere un’iniziativa legislativa, o supportare quelle già depositate in Parlamento, al fine di superare l’anacronistica legislazione contenuta nel decreto ministeriale 1444 del 1968 che paralizza l’intero settore edilizio. Iniziativa invocata già da molto tempo dagli operatori del settore. In più di un’occasione ho denunciato la condizione di difficoltà nella quale versa il comparto edile, con una caduta del mercato immobiliare che si ripercuote pesantemente su tutto il sistema economico. La “nuova vigenza” del decreto 1444/68 rappresenta per l’intero comparto un freno che impedisce le ristrutturazioni edilizie, tra l’altro indispensabili nel nostro Paese per la sismicità del nostro territorio e la vetustà di buona parte del nostro patrimonio immobiliare
Con lo sblocco dei fondi per lo stabilimento ex Isochimica parte la bonifica dell’intera Valle del Sabato
Con la firma del decreto che sblocca tre dei sei milioni di euro stanziati, il Governo consente l’avvio concreto della bonifica dello stabilimento dell’ex Isochimica. Una battaglia che abbiamo portato avanti con determinazione nell’interesse della città capoluogo e in particolare di tutti quei cittadini che abitano nella zona di Borgo Ferrovia. Vigileremo affinché l’opera di bonifica si completi nel minor tempo possibile e, in sinergia con la Regione Campania, possa presto interessare tutta l’area di Pianodardine.
Quante scuole sono antisismiche ?
E’ necessario che il Governo ponga in essere una tempestiva opera di ricognizione sui territori considerati ad alto rischio per verificare se gli edifici scolastici siano stati realizzati secondo i criteri antisismici previsti dalla legge o successivamente adeguati nel caso di vecchie costruzioni. Alla luce di quanto accaduto ad Amatrice, si ravvisa l’esigenza di capire le ragioni per le quali non si attui una efficace politica di prevenzione, nonostante ci sia la piena consapevolezza della sismicità del nostro territorio.
Edilizia scolastica: ok delibere della Regione. Ora sinergia con il Governo e più risorse per l'adeguamento sismico
L’approvazione delle delibere con le quali la Regione ha destinato 170 milioni di euro per l’edilizia scolastica va nella direzione, da noi sempre auspicata e sollecitata, dell’adeguamento degli edifici scolastici ai criteri antisismici. La sinergia con il Governo centrale, che in questi anni ha adottato provvedimenti altrettanto significativi, puo’ fare la differenza.